Il cyber-bullismo è la manifestazione in rete di un fenomeno conosciuto meglio come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite telefono o pubblicati su siti web. Il bullismo diventa quindi cyber-bullismo. Il cyber-bullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (SMS, MMS, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, chiamate), il cui obbiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.

“La violenza è il rifugio degli incapaci…”
Il cyber-bullismo ha diverse forme ad esempio: Flaming, Harassment(molestie), put-downs(denigrazioni) e cyberstalking.
FLAMING:
-Esso deriva dalla parola inglese “flame”. Il significato di flaming si riferisci all’atto di offendere, insultare una persona sui social.
HARASSMENT:
-Esso deriva da flaming, esso consiste nell’offendere sui social privati.
PUT-DOWNS:
-Il suo obbiettivo è di annebbiare la reputazione di una ripetizione o di sminuire il valore di una cosa, col parlarne in modo negotivo.
CYBERSTALKING:
-Il Cyberstalking non è altro che l’utilizzo di internet per perseguitare e dare fastidio a qualcuno. E’ anche uno dei motivi per cui viene consigliato usare una VPN.